La tecnica dello zooming





Nella fotografia ci sono molte regole da seguire per fare foto corrette, belle o professionali. Ma presto si scopre anche come rompere queste regole, fare qualcosa di inconsueto, permetta di creare vere opere d’arte che sorprendono e lasciano senza fiato.
Lo zooming è una tecnica che si basa proprio sulla rottura delle regole e su un uso insolito della fotocamera per ottenere foto estremamente dinamiche, vediamo di cosa si tratta...


Questa tecnica serve a creare foto in cui il soggetto sembra muoversi verso o allontanarsi dall’osservatore. La magia sta nel fatto che tipicamente si applica ad oggetti immobili. Quella che si crea è infatti l’illusione del movimento. In parole povere, lo zooming si ottiene zoomando, appunto, mentre la foto viene scattata.
Le foto che si ottengono con questa tecnica presentano generalmente un soggetto nitido (o quasi) al centro di un’inquadratura in cui gli oggetti circostanti creano delle scie.

Come si effettua lo zooming
Lo zooming è più facile da usare sulle fotocamere reflex con obiettivi zoom. Per mettere in pratica questa tecnica devi:

  • stabilizzare la fotocamera, fissandola su un treppiede o appoggiandola su una superficie solida,
  • scegliere la modalità a priorità di tempi
  • impostare un tempo non veloce (approfondiamo questo aspetto più in basso),
  • comporre la foto in maniera che il soggetto che vuoi nitido stia al centro dell’inquadratura,
  • premere il pulsante di scatto, come fai in ogni foto,
  • non appena hai premuto il pulsante, zoomare rapidamente.
È assolutamente cruciale che il soggetto principale si trovi al centro dell’inquadratura. Questo è il limite più grosso di questa tecnica, ma deriva semplicemente dal fatto ovvio che gli obiettivi zoomano verso il centro, non lateralmente.
Anche il supporto della fotocamera, ovvero il treppiede o qualsiasi degno sostituto, deve essere molto solido. Siccome si agisce sulla fotocamera durante lo scatto, la probabilità di ottenere una foto troppo mossa è altissima. Inoltre, per ottenere buoni risultati può essere necessario ricorrere a tempi di posa abbastanza lunghi, incrementando ancora questo rischio.
Il tempo di scatto è l’impostazione principale da tenere in considerazione. Esso dev’essere sufficientemente lento da dare il tempo alla fotocamera di catturare le scie dovute alla zoomata. Infatti, quello che succede è che, mentre l’otturatore è aperto, effettui la zoomata, e quindi la fotocamera registra il movimento degli oggetti che cambiano posizione nell’inquadratura man mano che ingrandisci o riduci. Al contempo, il tempo di esposizione non deve essere tanto lento da sovraesporre eccessivamente la foto.

È bene riflettere su quale intervallo di lunghezze focali vuoi coprire con la zoomata.
Un obiettivo zoom con un intervallo di lunghezze focali troppo corto finisce la sua corsa troppo presto e potrebbe non bastare per ottenere un effetto evidente.
Al contrario, una corsa troppo lunga potrebbe richiedere troppo tempo e quindi un effetto esagerato. A ciò però è facile ovviare zoomando solo fino ad un certo punto. Ad esempio, su un 18-105, potresti zoomare partendo da 35 e arrivando a 100, nel caso in cui usare tutto l’intervallo non portasse l’effetto desiderato.

È possibile applicare questa tecnica anche senza essere dotati di un obiettivo zoom. Infatti, potresti zoomare con il corpo, ovvero avvicinarti o allontanarti dal soggetto. Chiaramente, ciò in molti casi introduce un sacco di vibrazioni che possono rendere la foto inutilizzabile. Però, facendo scivolare la fotocamera su una superficie liscia, si riducono di molto le vibrazioni.

La tecnica di per sé è di semplice attuazione, ma richiede pratica per trovare l’intervallo di lunghezze focali giusto ed imparare a zoomare senza scuotere troppo la fotocamera.













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